La cripta era in origine una chiesa medievale, sulla quale fu eretta l’attuale Chiesa di Santo Stefano; da allora si iniziò a seppellire i morti in questo luogo fino all’emanazione, nel 1804, dell’Editto napoleonico di Saint Claud, che vietava le inumazioni all’interno della cerchia muraria delle città e ordinava la riesumazione delle sepolture precedentemente effettuate.
Fu così che si scoprì che i corpi che erano stati sepolti nella cripta si erano perfettamente conservati, mummificandosi, grazie alla presenza di particolari microrganismi contenuti nel terreno e alle condizioni di temperatura e umidità del luogo.
Oggi presso il Museo sono esposte 24 mummie umane, 10 teste mummificate, più di 400 teschi, una bara sigillata e due volatili mummificati a seguito di esperimenti.
Durante gli ultimi studi della cripta sono state rinvenute presso l'ossario nuove sepolture, forse destinate ai non battezzati.
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